Nella nostra location in stile salottino inglese, potrai provare distillati raffinati, provenienti da cantine locali e non.
Oggi ti raccontiamo la storia di uno di loro: il whisky. In primis però dobbiamo chiederci una cosa: whisky o whiskey? In realtà entrambi sono corretti, bisogna solo stare attenti a cosa ci riferiamo! Con la parola whisky, si tende a indicare i prodotti distillati in Scozia e in Canada. Quando invece pensiamo alla parola whiskey bisogna pensare ai distillati provenienti dall’Irlanda e dagli Stati Uniti.
Se volessimo fare un excursus davvero preciso dovremmo andare indietro di molti molti anni: sebbene il legame di questa bevanda rimandi principalmente alla Scozia, all’Irlanda e agli Stati Uniti d’America, bisogna ricordare che l’arte della distillazione nasce intorno al 7000 A.C. in India, soprattutto per motivi religiosi e medici.
Sul whisky, ma anche sul whiskey, rimane ancora un po’ di leggenda su chi sia nato per primo e soprattutto dove. Proviamo a dare una risposta: i natali andrebbero dati agli scozzesi, che furono anche i primi a produrlo con scopo di lucro. Detto ciò il whisky irlandese e quello americano non hanno meno importanza, anzi: hanno una loro storia e un’origine che meriterebbero un ampio approfondimento.
C’è anche un pezzetto d’Italia nella storia di questo distillato (che tra l’altro negli anni del fascismo venne rinominato “succo d’avena”) Infatti le origini del J&B Blended Scotch Whisky risalgono al 1749, quando Giacomo Justerini, un giovane italiano, si innamorò di Margherita Bellino, cantante lirica che seguì a Londra. L’amore non durò molto, ma le ricette tramandategli da uno zio distillatore gettarono le basi per la nascita della celebre etichetta.